Ezio Bosso (Torino, 13 settembre 1971Bologna, 15 maggio 2020) è stato un compositore, pianista e direttore d’orchestra italiano di enorme talento.

Ezio si avvicinò alla musica in tenera età e nonostante le umili origini riuscì comunque con grandi sacrifici a studiare musica. Inizialmente si iscrisse al Conservatorio di Torino, dove però non rimase a lungo, a causa del carattere troppo aggressivo del suo maestro.
Quindi, alla fine degli anni Ottanta, entrò a far parte del gruppo musicale “Statuto”, ma anche questa esperienza durò ben poco. 

Nonostante queste prime deludenti esperienze, Ezio Bosso, riuscì a farsi notare per il suo talento nella musica classica e iniziò a suonare nelle principali orchestre europee. Studiando e formandosi a Vienna a fianco dei grandi maestri della musica come Ludwig Streicher. 

Roma, New York, Sidney, Città del Messico, Buenos Aires, sono solo alcune delle città che hanno avuto l’onore di ospitarlo. Ezio, lavora anche per il mondo del cinema. Compone la colonna sonora del film di Gabriele Salvatores “Io non ho paura”, che gli fa ottenere una nomination al David di Donatello e poi le musiche per i film “Quo vadis?”, ” Il ragazzo invisibile“, “Rosso come il cielo” e il “Dolce e l’amaro”. 

Il 2011 però è un anno che segna permanentemente la vita di questo musicista.

Inizialmente i medici gli diagnosticarono un tumore al cervello, che riuscirono a rimuovere completamente.
Ma poco tempo dopo, Ezio Bosso, si accorse di avere difficoltà a muovere le dita e l’avambraccio. In un primo momento gli venne diagnosticata la SLA (Sclerosi laterale amiotrofica), eventualità che poi, a seguito di ulteriori accertamenti, fu smentita. Successivamente i medici diagnosticano la presenza di una malattia autoimmune, la neuropatia motoria multifocale, che danneggia i nervi che fanno da intermediari tra l’apparato muscolare ed il sistema nervoso centrale.
Una malattia dalla sintomatologia particolarmente affine alla Sclerosi laterale amiotrofica.

Nonostante la terribile malattia, Ezio Bosso, continua a svolgere il suo ruolo di direttore d’orchestra e continua contro ogni limite a suonare il suo pianoforte perché l’amore per la musica supera ogni tipo di ostacolo. L’artista smise di suonare il pianoforte, solo quando nel 2019 la sua malattia degenerativa gli compromise definitivamente l’uso delle mani. 

Il pubblico ricorda la sua grandissima forza d’animo e la voglia di non arrendersi di fronte alle avversità della vita.
Nel 2016, Ezio Bosso, commosse tutta Italia con la sua partecipazione al Festival di Sanremo, in cui non solo si esibì al piano, ma parlò col cuore in mano a tutti gli spettatori. 

Chiunque desiderasse rivedere la sua esibizione a Sanremo, può cliccare sul seguente link: https://youtu.be/rmLQwFd6Bhc. 

 

Fonte: Ezio Bosso la storia di un grande maestro la musica (disabilinews.com).

 

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