Il 23 dicembre scorso, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha firmato il decreto adottato ai sensi dell’art. 8, comma 2, del d.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151, che definisce i dati da trasmettere e le modalità attuative della Banca dati istituita per:

  • razionalizzare la raccolta sistematica dei dati disponibili sul collocamento mirato
  • semplificare gli adempimenti
  • rafforzare i controlli
  • migliorare il monitoraggio e la valutazione degli interventi previsti dalla legge n. 68/1999.

La banca dati, una volta operativa, risulterebbe un sistema in grado di raccogliere in maniera sistematica tutte le informazioni concernenti l’inserimento delle categorie protette, agevolando le assunzioni e permettendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per le persone con disabilità.

Vediamo nel dettaglio che cosa il decreto individua:

  • i dati e le informazioni oggetto della Banca dati;
  •  le trasmissioni e le comunicazioni cui sono tenuti i datori di lavoro obbligati, nonché gli adempimenti e gli oneri spettanti agli Enti competenti; 
  • le norme riguardanti il trattamento e all’accessibilità delle informazioni contenute nella Banca dati; 
  • le disposizioni applicabili in tema di trasparenza del trattamento, esercizio dei diritti da parte degli interessati e tempi di conservazione dei dati.

Il decreto in questo modo potrebbe agevolare l’entrata nel mondo del lavoro delle categorie protette, riuscendo a stabilire una parità sociale, lavorativa ed economica tanto attesa e sperata. 

 

Fonte: Comunicati (lavoro.gov.it).

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