CoorDown Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down

Più ci assumi, più ci assumeranno

 

Il 10 ottobre scorso, in occasione della “Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down”, CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), ha promosso la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Più ci assumi, più ci assumeranno” con lo scopo di promuovere l’inclusione lavorativa delle persone con sindrome di Down.

Per l’occasione è stato anche realizzato il video musicale dal titolo “The Hiring Chain”, interpretato da Sting, in cui vengono mostrate diverse persone, con Sindrome di Down, assunte per svolgere innumerevoli lavori, dimostrando le varie competenze e capacità.

Secondo i dati Istat, nel nostro Paese, solo una persona con disabilità su tre ha un lavoro, dimostrando ancora quanto sia lungo il percorso da fare per raggiungere l’eguaglianza lavorativa tanto attesa.

Massimo Rota, il responsabile area giovani adulti dell’ “Associazione Genitori e Persone Down”, al fattoquotidiano.it, ha spiegato che la situazione in cui purtroppo viviamo è molto tragica.
Lavorare con persone con disabilità intellettiva richiede molte ore di coaching e di tutoring e di conseguenza molte aziende, per mancanza di risorse, non offrono la loro disponibilità, escludendo così le persone più fragili.

Ma per fortuna, anche nel nostro Paese, ci sono anche esempi positivi degni di nota:

A Milano, uno studio legale, ha deciso di assumere un ragazzo con sindrome di Down, condividendo il pensiero che l’inserimento di una persona con tale disabilità all’interno di un gruppo di lavoro possa beneficiare non solo la persona inserita, ma anche tutto lo staff in termini di accoglienza e comunicabilità. E ancora a Verona sono avvenuti due casi di inclusione professionale riuscita. Un ragazzo Down è stato assunto in un’azienda specializzata in edilizia, utensileria, elettricità, idraulica e arredo bagno; l’altro invece è stato assunto come assistente in una cucina di un progetto di food delivery.

Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown spiega: «Oggi possiamo sfatare i pregiudizi sulle potenzialità delle persone con sindrome di Down e sui benefici dell’inclusione lavorativa grazie alle storie e alle esperienze di aziende, di datori di lavoro e adulti con sindrome di Down impiegati. C’è però ancora molta strada da fare per far sì che si eliminino barriere e si creino occasioni per tutti e su tutti i territori. Ogni persona con la sindrome di Down ha la capacità di lavorare secondo le sue possibilità, quando viene data la giusta opportunità, possono raggiungere grandi risultati. Per questo ci auguriamo che in Italia sempre più aziende entrino a far parte della catena delle assunzioni e decidano di dare un’occasione ad altri adulti con sindrome di Down e disabilità intellettiva».

(Tratto dall’articolo “Le persone con sindrome di Down ancora non trovano lavoro: per l’inclusione serve cambio di cultura”. Ma qualche esempio positivo c’è… – Il Fatto Quotidiano)

Augurandoci che questi esempi divengano realtà sempre più comuni, continuiamo il nostro impegno per creare una Società migliore per tutti.

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